Stretching per fotografi
Come prevenire i disturbi tipici dei fotografi? Ecco i consigli dello specialista
Passando tante ore a scattare con un braccio più in alto dell’altro, alcuni fotografi sviluppano dei disturbi alla schiena. Io ne sono la prova vivente: soprattutto quando facevo tanto reportage, tornavo dai miei viaggi un po’ acciaccato. È normale, correvo tutto il giorno da un posto all’altro sempre col peso della borsa o dello zaino senza accorgermi che stavo chiedendo un po’ troppo al mio corpo.
Pensavo di essere un caso isolato, ma il chiropratico che negli anni mi ha pazientemente rimesso in sesto un giorno mi ha detto di avere altri fotografi che risentono della postura sul lavoro. Incuriosito, gli ho chiesto di più. Lui si chiama Anthony Gil, oltre ai fotografi tratta moltissimi atleti professionisti, ha seguito a lungo anche personaggi come Jackson Browne o Umberto Eco ed ha una passione incredibile per il suo lavoro. Ecco le risposte che mi ha dato:
È vero che alcuni fotografi tendono ad avere dei disturbi alla schiena?
Vero. Il nostro ritmo di vita, i banali gesti di tutti i giorni influiscono considerevolmente sulla salute di ognuno di noi e – spesso - la schiena è la prima a risentirne. Circa l’80% della popolazione soffre di lombalgie e cervicalgie da cattiva postura. Tra i fotografi c’è una crescita esponenziale di problemi della postura e della colonna. Si tratta di una conseguenza del lavoro che, a volte, richiede delle posizioni asimmetriche quando si scatta. I fotografi, in genere, sono molto concentrati cercando di ottenere una certa foto e non si rendono conto che stanno richiedendo al loro fisico uno sforzo troppo grande. E poi c’è la scrivania, tutte le ore passate seduti davanti allo schermo - curvi sulla tastiera a selezionare e preparare le immagini - hanno il loro peso.
Ci sono anche giovanissimi fotografi/fotoamatori a cui viene diagnosticato addirittura dolore cronico, perdita di funzionalità e problemi di mobilità. Questi ragazzi hanno vent’anni o poco più e si rivolgono alla chiropratica per cercare sollievo.
E lo trovano?
Fortunatamente sì, ma non dipende solo dalle manipolazioni. È importante che imparino ad assumere una postura corretta durante gli scatti (e non solo) e fare degli esercizi per prevenire i dolori.
Cosa succede quando si passano tante ore in una posizione asimmetrica?
La maggior parte dei dolori riscontrati nei fotografi è dovuta proprio ad una cattiva postura. Quando si assume una posizione asimmetrica a lungo, si accumula stress sulla colonna vertebrale che può portare al disallineamento della colonna stessa, problemi posturali e spinali.
Inoltre, anche un gesto semplice e familiare come stare seduti davanti al computer è sufficiente a danneggiare il sistema muscolo-scheletrico se assunto per lunghi periodi di tempo con posizioni scorrette.
Ad aggravare la situazione si aggiungono smartphone e tablet che spesso ci inducono ad assumere una posizione ricurva.
Lo stress della colonna vertebrale può interferire con la funzione nervosa e causare una pressione eccessiva causando dolore.
Quali sono le conseguenze principali?
I disturbi più comuni includono: mal di testa, alta pressione sinoviale, dolore al collo, mal di schiena, formicolio agli arti, perdita di funzionalità nella spalla, tensione nella zona del trapezio, vertigini, fatica e allergie. È importante sottolineare che non sempre una curvatura anomala della colonna o delle vertebre spinali disallineate causeranno dolore, ma di sicuro provocheranno altri sintomi comunque sgradevoli.
Tutto questo per la postura?
Sì. Proprio come accade con il tennis o con la scherma, fotografando si assumono delle posizioni asimmetriche e si sposta il peso avanti e indietro, inclinandosi dentro e fuori da una buona postura per ottenere l'angolo desiderato.
Quando insorgono dei problemi, normalmente si presta molta attenzione alle lesioni dovute ad un uso eccessivo di certi movimenti ripetuti nello stesso schema e si tende a prestare meno attenzione ai danni fisici causati dal mantenere una determinata posizione per lungo tempo. Eppure i fotografi – al pari degli schermidori e dei pugili - sono a rischio di questi infortuni (tecnicamente chiamati "lesioni da posizionamento eccessivo") che col tempo possono causare lo stesso danno fisico delle lesioni.
Cosa possono fare i fotografi per prevenire disturbi alla schiena che derivano dalla loro professione?
Possono fare molto, basta sapere a che cosa fare attenzione. Ecco qualche consiglio per prevenire problemi:
#1 – Usate uno zaino
Molti fotografi usano una borsa a tracolla perché è molto pratica quando è necessario avere un facile accesso alla propria attrezzatura mentre si è in movimento. Ma è anche un grande nemico della vostra postura, infatti mette tutto il peso su una delle spalle rendendo la colonna vertebrale curva e sbilanciata. Meglio uno zaino.
# 2 – Attenzione all’appoggio
Scattando, posizionate le gambe in modo da avere una ampia base di supporto. Quando è possibile, appoggiatevi in modo da non tenere a lungo i muscoli in tensione. Cercate di gestire la fotocamera e l'attrezzatura con gli stessi principi che utilizzereste quando sollevate scatole o altri oggetti pesanti.
#3 - Sedetevi correttamente
Con l’evoluzione delle fotocamere digitali, i fotografi tendono a passare molto tempo davanti al computer. Scegliete una sedia con sedile e schienale regolabili in modo da poter mantenere:
i gomiti appoggiati ad angolo retto sul tavolo
le ginocchia ad angolo retto
i piedi sempre ben appoggiati sul pavimento o sul poggiapiedi
la schiena ben appoggiata allo schienale
In tutti i casi non state seduti per più di 30-40 minuti: alzatevi e fate qualche passo, sgranchite collo, spalle e schiena. Non lavorate a lungo con le braccia sollevate. Cercate sempre di creare un appoggio per le braccia
#4 - Fate degli esercizi di stretching per fotografi
Vi consiglio alcuni esercizi particolarmente indicati per i problemi comuni ai fotografi. Eseguite gli esercizi per 10-15 secondi e ripeteteli 1 o 2 volte da entrambi i lati.
Naturalmente, ogni persona è unica e il vostro dottore in chiropratica vi aiuterà a scegliere ciò che è più adatto al vostro caso.
Se state lavorando al computer, potete assumere queste semplici posizioni di stretching anche ogni ora come prevenzione. Oppure ogni qualvolta avvertite tensione al collo o alle spalle.
Intrecciate le dita delle mani con i palmi rivolti verso l’esterno, e distendete le braccia davanti a voi.
Portate le braccia sopra la testa e appoggiate le mani sui gomiti. Successivamente, inclinatevi con il busto prima verso un lato e poi verso l’altro.
Portate le braccia dietro la schiena incrociando le dita. Poi, alzate le braccia verso l’alto
Alzate le braccia e intrecciate le dita con i palmi rivolti verso il soffitto. Spingete le braccia verso l’alto.
Posizionatevi con le braccia lungo il corpo. Sollevate le spalle verso le orecchie, mantenete la posizione e poi riportate le spalle nella posizione iniziale. Dopodiché, spingete le spalle verso il basso, mantenete la posizione e poi ritornate alla posizione neutrale.
E quando si scatta?
L’importante è cercare di non mantenere a lungo delle posizioni sbilanciate e, nei momenti di pausa, si possono fare gli stessi esercizi che ho appena suggerito.
Ringrazio il Dottor Gil a cui sono enormemente grato per la cura con cui si è occupato di me ogni volta che sono andato a trovarlo con qualche acciacco dopo un servizio faticoso (o dopo i miei allenamenti di pugilato). Ho preso l’abitudine di visitarlo ogni tanto, come prevenzione, anche quando mi sembra di non averne bisogno. Esco sempre sentendomi un po’ meglio di quando sono entrato.
ANTONIO GIL, D.C.,
Nato a Santa Barbara, California (USA) il 05/09/1960, Sposato con Elisabetta, ha due figli: Julia e Luca Dal 1985 vive in Italia.
Dal 1993 a oggi dirige il Centro Chiropratica CityLife di Milano e Centro Chiropratico Salus di Bergamo dove lavora una équipe di 27 persone tra professionisti e collaboratori.
In oltre 30 anni di lavoro in Italia, più di 28.000 pazienti si sono affidati alle sue mani per le cure di chiropratica.
Nella foto, stringe la mano ad Arnold Schwarzenegger in occasione del International Chiropractors Association Fitness Symposium del 2006 dove era stato invitato per il suo lavoro con atleti di alto livello. Dopo questo evento è stato eletto come Rappresentante per l’Italia dal Consiglio dell’International Chiropractors Association, (2007-2022).
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